giovedì, novembre 19, 2009

Riforme tra "scambisti" e messaggi in codice


Se qualcuno, nella maggioranza, pensava allo scambio D'Alema come alto rappresentante per la politica estera europea contro l'approvazione senza chiasso del disegno di legge sul processo breve, oggi è rimasto davvero deluso.

L'accordo in sede europea non è stato favorevole al Massimo nazionale, visto che sono stati nominati Van Rompuy come presidente della UE e Catherine Ashton, commissario al commercio estero, come "ministro" degli esteri europeo.

Ora, per la giustizia, ma anche per le altre riforme, rimane una unica e sola via maestra: la via parlamentare ordinaria che preveda la separazione delle carriere, magari unita ad una grande opera di depenalizzazione e al rafforzamento degli organici amministrativi dei tribunali.

L'avessero fatta prima, quando il Pdl marciava come un carro armato, sarebbe stato tutto più semplice, perchè, oltre alle masochistiche guerra di galli e caccia alle streghe, oggi arriva anche l'esternazione del presidente Napolitano sulle attuali difficoltà parlamentari.

Un intervento che, secondo noi, ha qualche eco scalfariana. Era e parole di cui, sinceramente, non sentiamo nessuna nostalgia.

Eppure non si può non tenere conto di queste parole perchè, Costituzione alla mano, spetta proprio al Presidente della Repubblica, in ultima istanza, il potere di sciogliere le Camere.

Qualcuno potrebbe vederle come una liberazione, altri come una maledizione.

Quello che è indubbio che, nel caso succedesse, il tutto verrebbe amplificato da un battage mediatico senza precedenti che, in altri post, ho identificato come collaterale e corrivo alla manovra giudiziaria contro Berlusconi.

Se poi non sarà lo scioglimento delle Camere, ci sarà, quasi sicuramente, un messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica, magari in diretta TV a Capodanno.

Manca poco più di un mese in fin dei conti.

Ora alla maggioranza del Pdl non rimane che una cosa: mettere mano, oltre alla riforma della giustiza, al rinnovamento dei regolamenti parlamentari che rendano più snelli il processo legislativo ed alla Costituzione, dimezzando il numero dei parlamentari e differenziando il ruolo tra Camera dei Deputati e Senato.

Alla maggioranza compete il compito di presentare tali proposte, l'opposizione ha la facoltà di aderirvi o meno.

Ma nesuno ha nè il diritto all'inerzia o il potere di veto...

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