giovedì, novembre 19, 2009

Berlusconiano, non berluschino...


Secondo il sondaggio di Spincom, riportato da Freedomland, l'80% degli elettori sta con Silvio Berlusconi.

E ci mancherebbe altro, senza le sue intuizioni Forza Italia, il polo della libertà e del buon governo, la casa della libertà ed il popolo della libertà non sarebbero mai esistite.

In quel 80% ci siamo anche noi, i meriti storici e politici del Presidente Berlusconi sono indubbi e notori.

Silvio Berlusconi è colui che ha rotto le uova nel paniere a quell'ircocervo di comunismo, solidarismo cattolico, capitalismo familiare assistito, intellighenzia radical chic e giudiziarismo giacobino che pensava di governare l'Italia per distruzione degli avversari.

Solo uno che non vuol vedere o chi è animato dall'odio verso Berlusconi, infatti, non può non vedere che, all'orizzonte, si sta riformando lo stesso blocco di potere e che presto inizierà la grandinata giudiziaria e il bombardamento mediatico.

Certamente, però, ci piaceva molto più il Cav. del 1994, quello della rivoluzione liberale e del partito liberale di massa piuttosto che quello popolare europeo che supporta D'Alema.

Comunque staremo dalla sua parte, fosse anche solo per continuare a nutrire la debole fiammella dello spirito del 1994.

Non possiamo però non notare che questa caccia alle streghe "finiane", all'interno del Pdl, oltre a non servire assolutamente a niente, è dannosa in vista delle prossime elezioni regionali che il Pdl deve assolutamente vincere.

Anzi il termine finiano è ormai usato, all'interno del Pdl, come un insulto ed una infamia, un po' come la lettera scarlatta.

Essere bollati come finiani è un po' come essere condannati alla damnatio memoriae.

Nessuno ti deve parlare, nessuno ti deve ricordare, anche se dici cose giuste.

Questo è il nodo irrisolto del Pdl: il non sapere accettare la diversità o la differenza di prospettiva, anche se il risultato cui si vuole giungere è il medesimo.

Il vero problema del Pdl non è lo "scontro" Berlusconi - Fini, sono purtroppo i berluschini, cioè

quella corte dei miracoli, senza opinioni ed iniziativa, che scimmiottano Berlusconi e si riparano dietro di lui.

A riprova della non inesattezza della mia tesi c'è oggi un articolo de "il sole 24 ore" in cui si sostiene che il 20% dei deputati siano "finiani", e scorgendo qualche nome si leggono anche di esponenti di primissimo piano dell'ex Forza Italia.

Il segnale di qualche malessere c'è ed invece di nascondere tutto sotto la coperta dei "finiani", sarebbe il caso che si affrontasse e si cercasse di risolverlo.

Ma per questo ci vogliono determinazione, intelligenza, autonomia e capacità di elaborazione culturale e politica, campi nei quali i berluschini non sono eccelsi.

Siamo schierati con Silvio Berlusconi, ma non con i berluschini.

Ed adesso, magari, continuate a chiamarci finiani.....
Segnalazioni (tardive) sull'argomento: lo schiavo di Tocqueville

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