Antonio Di Pietro è straordinario, sia quando c'azzecca, sia quando non c'azzecca.
Anzi a me piace molto di più quando non c'azzecca perchè almeno mi convinco sempre più di stare dalla parte del giusto.
All'inizio della campagna elettorale, Di Pietro si era coalizzato con il Partito Democratico di Walter Veltroni promettendo di costituire un unico gruppo parlamentare con il Pd, promessa letteralemte strappata all'indomani del voto.
Capiamo benissimo che i benefit ed i privilegi che il Parlamento concede ai gruppi organizzati sono una tentazione troppo forte.
E poi vuoi mettere a mangiare in privato nello stesso piatto in cui mangiano tutti facendo finta di sputarci dentro in pubblico ?
Siamo italiani, teniamo famiglia direbbe Flaiano.
Ma l'onorevole Di Pietro ha anche capito che l'Italia dei Valori può riempire il vuoto che la sinistra massimalista ha lasciato in Parlamento e nel paese ed al contempo saldare questo popolo in libera uscita con il Travaglismo ed il Grillismo.
Una sorta di Masaniellismo in salsa cabarettistica radical chic che rivisiti il collante principe del centrosinistra: l'antiberlusconismo.
L'onorevole Di Pietro, forse, si illude di poter guidare questo movimento, (intestinale più che di pancia), così come lo credeva D'Alema quando lo candidò al Mugello e così come lo credeva Veltroni quando si è coalizzato con lui.
Ma la storia ci insegna che ogni capo rivolta è destinato ad essere consumato dalla sua creatura.
Noi non abbiamo voglia di ghigliottina, ma quando il "patibolo" verrà eretto per il buon onorevole, saremo in piazza a fare la calzetta....
mercoledì, maggio 14, 2008
Antonio, Marco e Beppe
Pubblicato da
Zigurrat
alle 18:44
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