domenica, settembre 03, 2006

lasciatemi in...pace - lettera aperta di una bandiera che rischia di divenire uno straccio

Compagni "pacifisti",
ve lo chiedo per piacere, lasciatemi in pace !!!!!
Chi vi sta scrivendo è quel pezzo di stoffa consunto e scolorito che avete appeso fuori dalla finestra, e che avete lasciato lì sotto il sole, nella pioggia, con la neve e con il vento.
Sono rimasta sempre lì, come il mediano della canzone di Ligabue, perchè credevo di rappresentare qualcosa.
Qualcosa di importante.
Qualcosa di fondamentale.
Qualcosa di essenziale.
Qualcosa di necessario.
Mi avete messo lì perchè era il segno di riconoscimento.
Il simbolo di un popolo che non voleva la guerra, anzi la ripudiava senza se e senza ma.
Il simbolo che le cose potevano e dovevano cambiare, che era possibile pensare alla fine della guerra, tutte le guerre.
Pensate che in nome di questo alto ideale ho sopportato le giravolte di uno come Chirac.
Tutto questo per la Pace.
Alla fine della campagna elettorale sono venuta con voi in piazza a festeggiare la vittoria sulla destra americana e guerrafondaia, anche se di poche migliaia di voti.
Già mi immaginavo la ritirata dall'Afghanistan e dall'Iraq condita una sonora pernacchia a Bush e a Condoleeza.
Questo è stato il mio sogno, per questo ho continuato a sventolare ed a resistere alle intemperie.
Se non avessi sognato, compagni pacifisti, non avrei mai potuto sopportare il ministro D'Alema che va a braccetto con Condoleeza ed il Governo Prodi che mette la fiducia sul rifinanziamento della missione in Afghanistan ed in Iraq.
Poi è arrivata la guerra, una nuova guerra tra il Libano, meglio tra un partito libanese ed Israele. Una guerra culminata dopo deliranti affermazione di un presidente iraniano che, a mo' di novello Hitler, imputa agli ebrei tutte le colpe del mondo e si prepara alla costruzione del nucleare.
E voi, compagni pacifisti, siete rimasti in silenzio. Come se l'olocausto fosse stato veramente una trovata di marketing e non la pagina più brutta della seconda guerra mondiale.
Capisco che era estate e stavate in ferie, per questo ho pensato che, magari, nei vostri ritrovi VIP non avevate tempo per vedere la televisione e leggere i giornali.
Così ho continuato a sventolare anche per voi.
Poi si è arrivato all'azione tardiva dell'ONU e all'invio dei caschi blu, come forza di pace.
E non sono stati Bush, Blair o Berlusconi a promettere l'invio di militari, ma Chirac e Prodi !!!
E non solo, ognuno voleva il comando della missione che, se anche appellata come di pace, sempre composta da militari armati è.
Ho saputo resistere anche a questo, ma quando vi ho visto, pochini per la verità, sfilare con una scritta "Forza ONU" (che siete divenuti tutti Berlusconiani !!!) e con la foto di terroristi ad Assisi, non ce l'ho fatta più.
Si sono distrutti i miei sogni ed ho capito che sono stata usata come specchietto per le allodole.
Adesso aspetto un colpo di vento forte, magari anche una notte di tempesta, per andarmene.
Mi staccherò dal vostro davanzale in silenzio e mi farò trasportare dal vento come e dove lui vorrà.
Magari in sottofondo ci sarà la voce di Ligabue che canterà: "perchè quando hai dato troppo, devi andare e fare posto..."
Non venitemi a cercare "pacifusti", lasciatemi in pace.

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