mercoledì, settembre 20, 2006

Ancora Ungheria, ancora silenzio

Poi dicevano che l'Italia di Berlusconi era una repubblica delle banane.
Se potessimo fare una hit parade, potremmo dire che dal 2001 al 2006 la canzone dei sinistri era "parole, parole, parole" di Mina, mentre dall'aprile 2006 la nuova hit del popolo dei coglionelli è divenuta "ho perso le parole" di Ligabue. Non parlano più, forse perchè sono rimasti esterefatti di fronte a quello che i loro "compagni" stanno combinando.
Non solo all'interno, ma anche all'estero.In Messico, il candidato presidente socialista e progressista non accetta la sconfitta elettorale e si dichiara unilateralmente il vero presidente. In Ungheria, il presidente socialista Ferenc Gyurcsany ammette, in un video "pirata", di aver mentito agli elettori sullo stato del paese per poter vincere le elezioni.
Gli elettori si infuriano e cominciano una protesta popolare, ma il premier socialista rimane al suo posto e, facendo propria la lezione Rovati, tiene duro.Ed arriva la terza sera di protesta in Ungheria.
Ovviamente i nostri sinistri non fiatano su questa vicenda.
Che strana la storia !!! Ancora l'Ungheria ed ancora il silenzio dei nostri sinistri.
E poi dicono che la storia è maestra di vita...

Nessun commento: