Quale è il modo migliore di funzionare della protezione civile ?
Questa è davvero una bella domanda e, magari, sarebbe bene anche darsi una risposta.
Chi segue questo blog sa benissimo che, nei limiti delle nostre possibilità e delle nostre idee, cerchiamo di essere non il più obiettivi possibili, quello possono crederlo gli imbonitori della "comunicazione", ma i più schietti e franchi anche al limite dell'antipatia.
La nostra risposta alla domanda se la protezione civile abbia un modo migliore di funzionare meglio è, senza dubbio, si.
Il modo migliore, infatti, di funzionare è quello di non essere attivata per niente.
Purtroppo è una utopia.
Piuttosto chiediamoci sinceramente quanti italiani vorrebbero essere nei panni di Guido Bertolaso, (nella foto), in questi funesti giorni del terremoto.
A me personalmente il solo pensare alla grandissima mole di quantità di azioni che ha dovuto programmare e mettere in atto, in questi pochi giorni, davvero spaventa.
Possiamo farne un esempio: far partire i soccorsi e gli aiuti, trovare i superstiti, piazzare le tende, medicare i feriti, sgomberare l'ospedale, reperire case ed alberghi sulla costa, seppellire i morti, dare da mangiare e conforto agli sfollati ed organizzare le ronde contro gli sciacalli.
Sicuramente saremo stati troppo semplicisti perchè le azioni messe in campo dai soccorritori saranno state molto di più.
Ed in tutto questo se qualcosa non ha funzionato proprio a dovere, non credo sia colpa di Bertolaso o chi per lui.
Credo che sia la statistica.
Anche il buon senso ci dice che più azioni intraprendi più è alto il rischio di incappare in qualche inciampo che possa renderti difficile il cammino o che lo rallenti.
Da quanto mi ricordo io la protezione civile di Bertolaso è intervenuta nei terremoti dell'Umbria e delle Marche del 1997 e di San Giuliano nel 2002 ed in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II, oltre che del giubileo.
Se in mezzo ci mettiamo anche la difficilissima gestione dell'emergenza rifiuti a Napoli, credo che possiamo tutti concludere che, forse, le polemiche di questi giorni sono un po' troppo eccessive e, magari, anche un po' pretenziose.
Oggi va di moda l'ideologia del fare (senza se e senza ma), per quasi tutti.
Non vale per Berlusconi e non vale per Bertolaso.
Il primo non deve fare.
Il secondo deve fare bene.
Ovviamente queste ultime parole sono state dettate dalla vocina faziosa e partigiana che ho dentro....
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