mercoledì, marzo 04, 2009

Un decreto salva capra amministrativa e cavoli referendari


Evitare gli sprechi.

Il più delle volte, soprattutto in politica, questo imperativo rimane lettera morta.
Rischia di finire anche così l'annosa questione dell'accorpamento del referendum elettorale con le prossime elezioni amministrative di Giugno.
Da una parte ci sarebbe il comitato referendario che ne chiede l'accorpamento e dall'altra la Lega che, invece, non ne vuole sapere.
Pare che la Lega abbia vinto e che il governo si prepari a varare un'altra data per la consultazione referendaria, con un aggravio di circa 400 milioni di Euro.
Non ci sembrano pochi, anche se paragonate ai numeri promessi demagogiamente da alcuni reggenti possono sembrare delle bazzecole.
Comprendiamo le ragioni della Lega visto che la proposta referendaria propone di togliere i premi di maggioranza regionali al Senato e di farlo divenire premio di maggioranza nazionale, come accade per la Camera dei Deputati, ed una legge elettorale siffatta toglierebbe alla Lega quel forte potere contrattuale che ha grazie al suo fortissimo radicamento territoriale al Nord.
Comprendiamo anche le ragioni dei referendari, visto che un accorpamento favorirebbe un raggiungimento del quorum.
Non possiamo, però, non tacere che ci troviamo in questa situazione perchè la legge ordinaria che regola l'istituto del referendum è una legge obsoleta e non in linea con le esigenze di speditezza della decisione che oggi sono prioritarie.
Eppure ci potrebbe essere una via di uscita.
Il Governo, infatti, potrebbe accorpare le elezioni amministrative e la consultazione referendaria e, basandosi sull'assunto costituzionale che, prevedendo il quorum, presuppone che chi va a votare lo fa perchè interessato, varare un decreto legge che imponga, nei seggi ove si vota per le elezioni amministrative, che la scheda per il referendum venga consegnata esclusivamente agli elettori che la richiedono.
Un decreto così progettato potrebbe salvare la capra amministrativa ed i cavoli referendari, e farci risparmiare 400 milioni.

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