Sono uno dei tantissimi appassionati del telefilm Heroes, e mentre sto scrivendo questo post, su Italia Uno stanno andando in onda due degli episodi chiave della prima serie di questa famosissima serie tv.
Per uno come il sottoscritto letteralmete pazzo per i comics USA, essere un fan di Heroes è una cosa semplice e quasi automatica.
Heroes ha tutto quello che un buon fumetto deve avere per essere un blockbuster.
Personaggi ben costruiti e ben delineati.
Un solido background, molto misterioso, che traspare da ogni episodio.
Un ottimo intreccio della Storia e delle storie.
Non mancano poi alcuni elementi che vanno molto di moda come l'agenzia governativa, ovviamente supersegreta e superocculta e la "sensazione" che ci sia stato un big bang per tutti.
ma Heroes ha qualcosa in più che lo collega direttamente alle tematiche trattate in alcuni capolavori della fumettistica americana come "Watchmen" e "the dark knights returns".
Il vecchio motto "supereroi con superproblemi", in Heroes diviene qualcosa di più complesso.
Heroes tratta di uomini e donne che si ritrovano quasi percaso ad avere delle facoltà speciali, che invece scoprono di essere legati da un filo rosso inevitabile ed ineludibile.
Davvero una buona idea, peccato che Peter non sia riuscito (tecnicamente) a salvare la cheerleader.
p.s.: in onore di Heroes questo blog decide di supportare Nathan Petrelli, applicando il suo banner elettorale ai nostri banner preferiti.
domenica, settembre 23, 2007
save the cheerleader, save a good idea
Pubblicato da
Zigurrat
alle 20:41
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