domenica, marzo 25, 2007

300




«O viandante, annuncia agli Spartani che qui noi giacciam per aver obbedito
alle loro parole.» (Simonide)

Ieri sono andato a vedere quello che, quasi sicuramente, sarà il blockbuster cinematografico di questa settimana: 300.

300 è la trasposizione su pellicola dell'ennesima opera di quello che considero uno dei geni del comicdom americano: Frank Miller.


Autore, scrittore, sceneggiatore, disegnatore, aiuto regista e, presto, regista, Frank Miller ha partorito dei veri e propri capolavori del fumetto come The dark Knight returns, dedicato a Batman, Ronin, una delle più grandi gestioni di (Dare)Devil che un appassionato di fumetti ricordi e Sin City.


300 è un'altro dei suoi capolavori.


La storia è universalmente nota: il re spartano Leonida, insieme ad altri 299 spartani, alle Termopili riesce a fermare l'armata del re persiano Serse.


Venendo alla pellicola, ammetto che, avendo visto il trailer, mi aspettavo molto di più.


Con ciò non voglio dire che 300 sia brutto, anzi.


La storia di Leonida è molto suggestiva e ben realizzata e riesce a trasportare lo spettatore all'interno della stoiria in maniera coinvolgente e travolgente.


Greg Butler riesce a rendere Leonida, con la sua doppia natura di re spartano e uomo innamorato, un personaggio a tutto tondo, anche se, nella scena dell'incontro con Serse, è un po' troppo spocchioso.


Le scene di combattimento sono grandiose e ben orchestrate grazie ai movimenti danzanti degli spartani.


I persiani sono resi con una eccezionale forza visiva decadente e perversa, anche se i
"culi" delle concubine di Serse sono fantastici e molto tentatrici.


Un unico appunto è un po' il ritmo della regia.


Un ritmo più adatto ad un videoclip che ad un film.


Anche se ammetto che è stato bellissimo vedere gli spartani massacrare i persiani a ritmo di musica punk alternative.


Comunque 300 resta un film da vedere ed anche da capire.

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