Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto,
Nessuna nascita, forma,
identità - nessun oggetto del
mondo.
Nessuna vita, nessuna forza, nessuna
cosa visibile;
L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito
mutato
confonderti il cervello.
(Walt Whitman - Continuità)Siamo alla vigilia di Tocqueville 2.0.
Usualmente tutte le vigilie portano con sè emozioni e pensieri contrastanti, c'è una certa inquietudina per la novità, una certa apprensione per qualche probleimo che si dovesse verificare, c'è eccitazione, c'è passione, c'è impazienza.
Soprattutto impazienza. Impazienza per far vedere quello che è stato fatto.
Indubbiamente Tocqueville ha segnato una epoca sulla blogosfera italiana. Anzitutto poerchè ha permesso la visibilità di una "nazione" clandestina, culturalmente ed umanamente ricchissima, che i media tradizionali e la visione dominante non riuscivano a capire.
In rete c'era un'altra Italia.
Una Italia, popolare, conservatrice (più o meno neo), liberale. una Italia filoamericana e filoisraeliana. Una Italia che opponeva e proponeva idee e ragionamenti diversi. Una Italia coraggiosa che sfidava la sinistra lingua del politicamente corretto sul suo stesso terreno.
Una Italia sintonizzata sullo spirito del mondo attuale.
Una Right Nation Italiana.
Ebbene Tocqueville ha l'indubbio ed indiscutibile merito di aver aggregato questa nazione, di aver costruito un luogo di incontro per molti.
Un luogo, una città animata ed istituita in nome della libertà.
Una città, poi, non è solo un punto di arrivo. E' anche un punto di partenza, come la vita.
Alcuni, più o meno amichevolmente, hanno lasciato Tocqueville per altri luoghi ed altri hanno fatto ritorno.
Potremmo dire semplicisticamente che è la vita, ma non saremmo esaustivi.
L'esperienza Tocqueville ha arricchito interiormente tutti noi.
C'è poi chi ha deciso che quell'esperienza era abbastanza per sè ed ha deciso di farne altre.
Quello che è innegabile è che, senza Tocqueville, il versante "destro" della blogosfera sarebbe ancora destinato alla clandestinità.
Noi non abbiamo abbandonato il progetto culturale alla base di Tocqueville.
Ma per questo non ci reputiamo migliori o peggiori di altri, abbiamo fatto altre scelte.
Crediamo ancora nel sogno originario della città dei liberi ed anzi siamo sicuri che essa già esista.
Abbiamo conosciuto delle persone meravigliose dietro i blog e dietro i post, abbiamo trovato degli amici, ognuno di noi ha imparato dagli altri e gli altri hanno imparato da noi. Abbiamo toccato il cuore di Tocqueville, e ci è piaciuto molto.
Stasera a mezzanotte Tocqueville entrerà nella sua fase evolutiva, la oramai famosissima fase 2.0. Una fase importantissima e fondamentale.
Una fase, soprattutto, da vivere tutti insieme, nessuno escluso.
Una fase che ha comportato per alcuni, tra cui il titolare di questo blog, dei sacrifici e degli investimenti, più o meno notevoli.
Stasera cominceremo ufficialmente una nuova esperienza, per questo vorrei augurare a tutti noi di Tocqueville: buon vento.
3 commenti:
Un abbraccio! :)
Andrea
Alcune cose che scrivi (diciamo il 90%) sono assolutamente vere.
Su tutte quella secondo cui l'esperienza di TQV ha arricchito tutti noi e quella in base alla quale TQV ha permesso alle idee "di destra" di emanciparsi e di far valere il fatto di essere più nuove, attuali, fresche, ben argomentate, culturalmente dotate ecc. ecc.
Altre sono inesatte... come "Italia filoamericana e filoisraeliana" (basta una cernita degli iscritti... di antiamericani e antiisraeliani ce ne stanno a bizzeffe).
Altre ancora andrebbero dette.
Cose semplici tipo "chi ha permesso che un progetto così importante come quello descritto da Zigurrat diventasse la liquidazione di un carrierante o degenerasse nel megafono di pochi dove post di blogger validissimi venivano cassati o semplicemente dimenticati ha sulle spalle una doppia colpa: quella di aver tradito gli ideali di chi vi ha partecipato e quella di aver eutanasizzato un processo che avrebbe potuto dare frutti ancora migliori".
In ogni caso buona fortuna a TQV2.
p.S. Se vuoi cancella pure il commento a me interessa la tua lettura e non la polemica con altri.
Siamo bellissimi! :)
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