domenica, settembre 17, 2006

La carica dei NO VAT


Siamo oramai all'età del NO. Siamo bravi oramai a dire NO a tutto.
Meglio, siamo bravi a dire NO a tutto quello che costringe a pensare e a pensarci.
I nuovi guru sono coloro che riescono a urlare meglio e più forte i suoi NO.
Siamo bravi a trovare i No di fronte a qualunque idea ci propongano.
Certo a voler fare della ironia il NO è solo la lettura al contrario dell'inglese ON che significa acceso.
E la generazione del NO non vuole proprio questo, vuole stare spenta, come canta il Vasco. Vuole essere spenta e si accontenta del nuovo oppio dei popoli moderni: il politicamente corretto.
No global, No Nuke, No OGm, No Tav....
In questi giorni poi sono arrivati, ed era inevitabile, i No VAT(ican). Era inevitabile perchè Benedetto XVI non è una persona semplice, ma una persona ed una personalità complessa e provocatoria (del pensiero).
Il discorso tenuto dal Pontefice nell'aula magna dell'Università di Regensburg è un discorso difficile e complesso. Una cosa che la società del NO non accetta e come accade sempre più spesso rifiuta.
Ed ecco che in questi giorni sono arrivati i NO VAT. Hanno urlato, hanno strepitato, hanno battuto i piedi. Hanno rotto i coglioni (almeno personalmente).
Oggi credono di aver vinto, ma, in verità, Benendetto XVI non ha chiesto scusa ed ha parlato quando voleva lui e non loro.

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