Bisogna mettere dei paletti fermi in una democrazia liberale, come dicono essere quella italiana: a casa mai faccio quello che mi pare, purchè il mio comportamento non integri una fattispecie di norma penale e che nessuno si può permettere giudicare le mie intenzioni, a meno che le mie intenzioni non siano penalmente rilevanti.
"Quello che la legge tace, consente.". Questo è il credo di un vero liberale.
Poi ci sono i FALSI liberali, quelli che si stracciano pubblicamente le vesti per difendere l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati, fintanto che i magistrati, rectius alcuni magistrati, incitano alla "resistenza" ad oltranza, scrivono su Micromega, firmano appelli per la democrazia e per la legalità o si candidano nelle loro liste.
Poi succede che un magistrato della Corte Costituzionale italiana decida, autonomamente ed indipendentemente, di organizzare a CASA SUA una cena ed inviti, come è normale che sia, alcuni suoi amici tra cui uno che è, sfortunatamente per i falsi liberali, il presidente del Consiglio.
Nessuno sa cosa si siano detti, ma ecco che i falsi liberali iniziano a stracciarsi le loro pregiatissime vesti, magari senza ricordarsi delle loro vecchie frequentazioni con "bello" avvocati e faccendieri concessionari di mercedes o finanzieri che, come un capo lavato con il dixan, più "sbiancati" non si può.
Pur nella ignoranza della conversazione, cosa sacrosanta visto che la cena in questione si svolgeva in una casa privata, i falsi liberali, per paura che la pausa estiva possa spegnere i riflettori su di loro, poichè annozero non va più in onda, si inventano il "complotto" ai danni della pronuncia della Corte al cd. "Lodo Alfano".
Una pronuncia che deve essere ancora scritta e votata, senza considerare che, tale legge, dovrebbe ancora essere oggetto di sentenza ulteriore presso la Consulta e di un "eventuale" referendum abrogativo.
Ed ecco che i falsi liberali, nella loro ignoranza di quello che è successo e di cosa si siano detti, e facendo propria la massima andreottiana che "a pensar male si fa peccato, ma spesso si azzecca.", iniziano la loro santa crociata contro i nuovi eretici.
Ovviamente, anche qui, confondendo etica, morale e delitti e mischiano reato e peccato.
Ma dovremmo saperlo, il falso liberale è, spesso, anche un cattolico adulto.
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