lunedì, marzo 01, 2010

Con le pezze al sedere...


Il pasticciaccio brutto della esclusione, speriamo temporanea, delle liste del PdL in provincia di Roma merita, a caldo, un unico lapidario commento: siamo con le pezze al culo.

Se il grande partito aziendalista, capace di raccogliere consensi vicini al 40%, si fa mettere in saccoccia da una crisi "ipoglicemica" del suo delegato di fiducia, perdipiù storiaciano, allora vuol dire che, forse, c'è qualcosa di "marcio" nel PdL.

Anzitutto sarebbe stato il caso, per un partito capace di raccogliere consensi vicini al 40%, di non arrivare all'ultimo minuto utile per presentare una lista. Vezzo e vizio molto italiota, legato alle lotte intestine delle correnti di un partito.
Ma il grande partito capace di raccogliere consensi vicini al 40% si vanta di non avere correnti, per cui...

Sarebbe stato il caso, per un partito capace di raccogliere consensi vicini al 40%, di presentarsi almeno in due alla presentazione delle liste, perchè l'imprevisto è sempre dietro l'angolo ed in gruppo si affronta meglio.

Quello che è davvero imperdonabile è la sciatteria ed il dilettantismo che trasuda dalla faccenda.

Alcuni vogliono leggere nella vicenda un segnale di sganciamento verso i "finani", io non ne sono persuaso, nonostante abbia in grande considerazione l'intelligenza di Paolo della Sala.
Magari sarò rimasto alla prima repubblica, quando mai un gesto talmente inelegante e grossolano non sarebbe mai stato messo in atto.
Perchè è vero che la vendetta è un piatto che va servito freddo, ma ci vuole eleganza anche nell'ordire un complotto.

La sciatteria, il pressapochismo ed il dilettantismo e l'ignoranza è palese in tutta la vicenda e sarei davvero sorpreso se si scoprisse che c'è stata una regia occulta.

La scusa dei "finiani", nonostante il PdL sia stato costruito sulla famosa spartizione 70/30 delle liste elettorali, sta diventando il mantra per coprire qualunque magagna e qualunque disfunzione.

Invece qui bisogna prendere atto che c'è qualcosa di patologico che non va, se una lista può andare a puttane per colpa di un panino.

1 commento:

Paolo della Sala ha detto...

Il dubbio all'inizio era lecito, ma avevo comunque detto che comunque e insieme restava anche l'altra ipotesi, quella dell'idiozia. Il fatto che il problema si sia poi ripetuto anche per la Lista Polverini e in Lombardia avvalora la tesi dell'inadeguatezza dei quadri del Pdl. C'è tuttavia da calcolare anche una eccellente campagna dei media antiberlusconiani. Quindi forse conviene aspettare ancora un paio di giorni, e poi capire di cosa si tratta esattamente. Certo lo scoramento sull'intero quadro politico c'è... Grazie per il complimento, che ricambio. Un caro saluto, Paolo