mercoledì, gennaio 31, 2007

Si scrive Veronica, si legge Lorena (Bobbit)


Ci spiace, ma stavolta siamo con Berlusconi.

Qualcuno potrebbe chiedersi quale sia la novità. La novità è che, fino ad oggi, abbiamo sempre parteggiato per la sua consorte Veronica.

Veronica Lario in Berlusconi era, e speriamo che lo sia ancora, il nostro ideale di donna.

Fedeli seguaci del motto che afferma che c'è sempre una grande donna dietro un grande uomo, ecco che Veronica aveva acquistato, ai nostri occhi, la statura di un gigante.

Non è da tutti riuscire a "passare indenne" le luci della ribalta politica nazionale ed internazionale, mentre il proprio marito è il "modellatore" ed il "formatore" della politica italiana e passa dal governo, all'opposizione, al governo ed all'opposizione.

Non è semplice rimanere in uno spazio di sobrietà ed eleganza, come ha fatto Veronica Lario in Berlusconi, senza svilirsi e senza sentirsi in gabbia.

In una Italia in cui si candida la propria moglie o in consigli regionali o in Parlamento, oppure ci si scrive insieme libri di melassa catto-comu-buonista sotto campagna elettorale, Veronica lario è stata un esempio fulgido.

Fino ad oggi, fino a quando la signora Veronica, inviperita non c'è dubbio, scrive una lettera aperta a Repubblica in cui crede che il proprio marito, reo di aver fatto il "galletto" durante la cena dei Telegatti con le avvenenti soubrettes presenti.

E pensare che non arrivò a tanto quando il gossip nostrano paventò una love story tra lei e Cacciari, scatenando la ridda di comici nostrani sempre pronti a colpire il marito.

In questa Italia, in questa epoca ed in questo clima politico essere sposati a Silvio Berlusconi non è facile.

Non è facile perchè Silvio Berlusconi è oggi il simbolo di un'altra Italia.

Una Italia che, a fatica e con mille contraddizioni, cerca di conquistarsi nuovi spazi di libertà.

Una italia che sta per affrontare una importante tornata elettorale che, se vinta, potrebbe significare la caduta dell'attuale governo.

E proprio perchè non è facile, pregiatissima signora Veronica, bisognerebbe stare attenti a ciò che si fa ed alle conseguenze che le nostre azioni comportano.

La lettera aperta è come il colpo ferale che Lorena Bobbit vibrò al marito.


p.s.: mentre scrivevo queste righe ho visto che Silvio Berlusconi ha risposto chiedendo scusa alla sua consorte.

Immagino cosa accadrà a Zelig.


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