Tra tutte le argomentazioni possibili che il Governo può utilizzare per giustificare le sue azioni, ve ne è una che, nella maniera più assoluta, suona come intollerabile anche, e soprattutto, per gli stessi elettori dell'Unione: così lo ha fatto anche Berlusconi.
Questo è il mantra che, ultimamente, quasi tutti i componenti della campagine governativa vanno ripetendo più spesso. Ultimo caso, il commento al monito che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto l'altroieri ai Presidenti di Camera, Senato e del Consiglio sulla distanza tra cittadini ed istituzioni e sulla gestione goliardica-carnascialesca della finanziaria 2007.
Punto sul vivo il Governo ci ha tenuto a far sapere che anche il governo Berlusconi aveva approvato le ultime finanziarie con l'escamotage del maxi-emendamento e del conseguente voto di fiducia.
Peccato che il Governo non ricordi tutta la polemica che l'allora opposizione e giornali collegati mossero contro questo sistema, criticato anche dall'ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, sembra lo stesso Ciampi che, dopo aver detto peste e corna di questa Finanziaria, ha poi votato a favore dello stesso maxi emendamento monstre.
Prodi, in campagna elettorale, si è presentato come il campione dell'anti-Berlusconismo e della normalità costituzionale. Credevamo di avere inteso il suo antiBerlusconismo come il contrario del Berlusconismo.
Purtroppo oggi scopriamo che, invece, è un Berlusconsimo di segno contrario.
Ciò, paradossalmente ci conforta, perchè usualmente si imita chi è superiore a noi e perchè l'imitazione operata dal governo Prodi è un implicito riconsocimento alla buona capacità di governo di Silvio Berlusconi.
Ci chiediamo se queste implicazioni siano state tenute in considerazione quando da parte di palazzo Chigi vengono usate tali espressioni.
Alla fine preferiamo la reazione del ministro Di Pietro che ha salutato le parole del capo dello Stato come una salutare lavata di capo.
Ma come si dice ?
Acqua passata non macina più...
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