Questa volta l'amico Putin ha toppato alla grande, e bisogna dirglielo. Non serve trovare delle scuse o giustificarlo. Sicuramente l'argomento usato dal presidente russo non è una grandissima novità, da quando siamo nati che gli italiani vengono identificati come "mafiosi".
Per i luogocomunisti esteri, infatti, l'italiano è mafioso, baffi neri, mangiaspaghetti e suona mandolino. Certamente un conto è usare tali espressioni in una conversazione normale, un altro è adoperarlo per rispondere durante una conferenza stampa ufficiale.
Questa volta siamo con il ministro D'Alema, non sono parole da statista queste.
Eppure il gioco di Putin ci è talmente piaciuto che vorremo anche noi ricordargli un prodotto russo, quando la Russia era la Russia e non la federazione odierna, esportato e purtroppo riconosciuto in tutto il mondo: il comunismo.
Come non ricordare quel paradiso in terra che era la Russia di Stalin, ove nessuno moriva ucciso, ove non c'era corruzione, ove non esistevano guerre, ove non c'erano genocidi e ove i giornalisti potevano scrivere quello che gli pare, quando non erano impegnati a schivare le solite coltellate della "reazione".
Si fa per chiacchierare, siamo tutti amici...
martedì, ottobre 24, 2006
Se la mafia è un prodotto italiano, allora il comunismo ???
Pubblicato da
Zigurrat
alle 13:49
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