Gli elettori della CdL si apprestano a scendere in piazza, nonostante gli avvertimenti sinistri del presidente del Consiglio.
Ma all'uso della piazza da parte della CdL, soprattutto della sua classe dirigente, è opportuno premttere alcune postille.
Noi non crediamo che gli elettori della CdL non siano abituati alla piazza. Essi, come più volte sostenuto in questo blog, sono molto più avanti rispetto a coloro che li rappresentano istituzionalmente. Essi non hanno una concezione della piazza come l'hanno i sinistri. Piuttosto la piazza da parte della CdL è intesa come l'agorà ateniese, cioè un luogo di dibattito e di decisione democratica.
Chiamare gli elettori della CdL in piazza deve essere un fatto eccezionale e deve avere uno scopo ben preciso. Per usare una endiade anglofona ci deve essere una mission ed una vision.
La Cdl deve poi usare la piazza per rappresentare quel disagio e quell'insofferenza che sono connaturati agli interessi che vuole rappresentare.
mercoledì, ottobre 04, 2006
L'uso della piazza
Pubblicato da
Zigurrat
alle 14:00
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