domenica, agosto 01, 2010

I dolori del giovane Zigurrat


Mai avrei voluto scrivere un post come questo perchè mai avrei creduto possibile quello che, invece, non pensavo.
16 anni di militanza politica, di passione, di ideali, di sogni e di sconfitte e di vittorie sono sfumate così, in meno di due ore.
La separazione tra Berlusconi e Fini ha fatto naufragare quel sogno di una possibile coabitazione tra conservatori e liberali. Un sogno, per cui, anche nella baruffa post predellino ci aveva portati ad indossare i panni della colomba e del pontiere, cosa per cui non eravamo e non siamo affatto portati.
Quando nacque il PdL pensavamo di essere riusciti a trovare un luogo che potevamo chiamare casa. Quel luogo che nel nostro essere raminghi, poichè scomodamente capaci di un pensiero nostro, avremmo potuto cantare la nostra canzone ed armonizzarla con la voce degli altri.
Invece in meno di 2 ore i nostri sogni sono stati presi a sassate ancora in volo.
Ho provato e provo dispiacere, magari la forza di continuare verrà nelle prossime ore e nelle prossime giornate. Ma adesso il dispiacere è forte, molto forte.
Non mi va di appassionarmi al gioco di "chi sta con chi", anche se qualcuno, almeno nei miei confronti lo sta già facendo.
La ferita ed il dolore sono troppo recenti e troppo freschi.
Mai come questa volta, le ferie estive possono essere d'aiuto.
Non sappiamo e neanche riusciamo ad immaginare cosa succederà, quello che davvero contava, almeno per noi, è già successo.

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